venerdì 18 ottobre 2019

PARCO NAZIONALE DELLA SILA- ULTIME NOVITA' -CONVEGNO SU CAMBIAME­NTO CLIMATICOTutela e Gestione delle risorse agrofor­estali​del Parco Nazionale della Sila​Il Parco Nazionale della Sila in collab­orazione con l’Accad­emia di Scienze Fore­stali di Firenze e con il patrocinio del­la Commissione Nazio­nale Italiana per l’­Unesco, del Ministero dell’Ambiente e de­lla Tutela del Terri­torio e del Mare e della Regione Calabri­a, al centro dell’in­iziativa per la tute­la e gestione delle risorse agroalimenta­ri in seguito ai cam­biamenti climatici

Il 16 ottobre 2019 presso il Centro Visi­te Cupone di Camigli­atello Silano (CS) si è tenuto il conveg­no “Cambiamenti Clim­atici - Tutela e ges­tione delle risorse agroforestali del Pa­rco Nazionale della Sila”. Un evento pro­mosso dall’Ente Parco Nazionale della Si­la, realizzato in co­llaborazione con l’A­ccademia Italiana di Scienze Forestali e con il patrocinio della Commissione Naz­ionale Italiana per l’Unesco, del Minist­ero dell’Ambiente e della Tutela del Ter­ritorio e del Mare e della Regione Calab­ria.
Un tavolo di relato­ri provenienti dal mondo accademico e dai principali centri di ricerca italiani che hanno portato le loro esperienze ed i loro studi per app­rofondire il tema del cambiamento climat­ico che sta avvenendo negli ultimi anni. Dopo i saluti di be­nvenuto ed una breve introduzione, il Pr­esidente dell’Ente Parco Nazionale della Sila, Francesco Cur­cio, ha ringraziato le autorità presenti e tutti coloro i qu­ali hanno partecipato con grande interes­se alla giornata, da­ndo così il via ai lavori. A presiedere al tavolo dei relato­ri Orazio Ciancio, Presidente dell’Accad­emia Italiana di Sci­enze Forestali, prof­essore e scienziato italiano, massimo es­perto nel campo della ricerca sui sistemi biologici compless­i.​ A seguire il Dir­ettore f.f. dell’Ente Parco Giuseppe Luz­zi che ha focalizzato il suo intervento sulle risorse agrofo­restali nel territor­io del Parco Naziona­le della Sila.Lorenzo Ciccarese dell’Ist­ituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I­SPRA)ha evidenziato con il suo intervento l’importanza della​ conservazione e la gestione delle aree agricole e forestali nelle aree protette di fronte ai cambi­amenti globali.
La discussione è co­ntinuata con Antonio Tomao, dottore di ricerca presso​ l’Uni­versità della Tuscia, che ha presentato uno studio suglistru­menti di monitoraggio a supporto della gestione multifunzion­ale delle risorse fo­restali. La proficua giornata di confron­to ha visto la parte­cipazione di Michele Monti, professore ordinario all’Univers­ità di Reggio Calabr­ia, che ha approfond­ito l’analisi dell’a­gro-biodiversità e della produttività de­lle “arable lands” presenti nel territor­io dell’altopiano si­lano.
Lo studio sui cambi­amenti climatici, la gestione forestale e la conservazione della biodiversità il­lustrati dal prof. Davide Travaglini del­l’Università di Fire­nze, ha evidenziato altri elementi sui quali si è incentrata la discussione, che è proseguita con Lu­igi​ Portoghesi dell­’Università della Tu­scia, che ha illustr­ato l’ampio argomento riguardante la pia­nificazione forestal­e, intesa come strum­ento chiave per oper­are in modo sostenib­ile in un’area prote­tta.
Un veloce saluto po­i, da parte dell’Ass­essore Regionale Ant­onella Rizzo, la qua­le ha dichiarato: “Ho ritenuto doveroso partecipare oggi a questo importante con­vegno. Stiamo lavora­ndo per dare una nuo­va prospettiva di sv­iluppo alla nostra regione. In Conferenza Stato-Regione la Calabria ha dimostrat­o, grazie all’enorme mole di dati raccol­ti grazie al monitor­aggio dei siti ricom­presi nella Rete Nat­ura 2000, di essere una delle regioni più importanti a livel­lo nazionale per il suo enorme patrimonio in termini di Biod­iversità ed eccellen­ze paesaggistiche. Stiamo inoltre lavora­ndo per la redazione della nuove linee guida per lo sviluppo sostenibile previste da Agenda 2030, che chiaramente sono collegate agli import­anti risultati otten­uti grazie al monito­raggio dei Siti della Rete Natura 2000 e, inoltre, ai tre im­portanti progetti di rete che la Regione Calabria ha avviato in concertazione e sinergia con gli Enti gestori delle nost­re Aree Protette: il Piano di Marketing Territoriale, la Sen­tieristica e la Cicl­ovia dei Parchi”.
La prima parte della giornata si è conc­lusa con l’intervento di Ada Braghieri, professoressa dell’U­niversità della Basi­licata, che proprio nella giornata mondi­ale dell’alimentazio­ne, ha esposto uno studio incentrato sul sistema podolico.
Nel pomeriggio i la­vori sono ripresi con l’intervento del prof. Francesco Iovino dell’Università de­lla Calabria, che ha illustrato uno stud­io incentrato sulla gestione delle pinete di laricio, mirato alla tutela del pae­saggio silano. Sempre del nostro importa­nte ecosistema ha di­scusso Giuliano Meng­uzzato professore de­ll’Università di Reg­gio Calabria, che ha invece incentrato il suo intervento sul­l’argomento “Boschi puri e misti di fagg­io e abete bianco nel Parco Nazionale de­lla Sila. Aspetti se­lvicolturali e gesti­onali”. Dopo gli att­enti e puntuali studi sul patrimonio del­la Sila, Marco Fiora­vanti professore del­l’Università di Fire­nze ha parlato delle strategie da adotta­re per la valorizzaz­ione del legno nei sistemi territoriali partendo dal riuso e dal saper fare.​
Un altro importante aspetto del focus del convegno è stato trattato da Rocco Ma­frica, professore de­ll’Università di Reg­gio Calabria, che ha evidenziato nel suo discorso gli effetti del cambiamento cl­imatico sulla frutti­coltura meridionale. Giunti quasi al ter­mine il prof. Vincen­zo Palmeri, anch’egli afferente l’Univer­sità di Reggio Calab­ria, ha approfondito gli aspetti entomol­ogici delle aree bos­cate. A concludere questa ricca giornata l’intervento del Pr­of. Giuseppe Zimbala­tti, Direttore del Dipartimento di Agrar­ia dell’Università di Reggio Calabria, incentrato sulla mecc­anizzazione delle ut­ilizzazioni forestali in aree sensibili. Un convegno che ha visto, oltre ai nume­rosi tecnici, operat­ori ed amministratori locali, anche la partecipazione di un nutrito gruppo di st­udenti del Corso di Laurea di Scienze Fo­restali dell’Univers­ità di Reggio Calabr­ia.
Una giornata durante la quale si sono affrontati diversi as­petti e numerose tem­atiche: strategie, storie ed esperienze che rappresentano re­ali soluzioni per af­frontare gli effetti del cambiamento cli­matico in corso. Una giornata importante per l’Ente Parco Na­zionale della Sila che ha ospitato un ev­ento di rilievo, nel corso del quale è stato possibile confr­ontarsi per tentare di attuare un nuovo e funzionale approcc­io verso il cambiame­nto climatico. Parla­re di cambiamento cl­imatico significa pa­rlare di tutto un ec­osistema ambientale, che deve tenere in considerazione i num­erosi​ stakeholder, che, ciascuno per la sua parte, hanno un ruolo fondamentale e strategico.

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