domenica 22 settembre 2019

La preghiera per i lavoratori

La preghiera per i lavoratori

Un salario dignitoso per tutti Il cuore del mondo Successivamente, in papamobile, Francesco si è recato presso il vicino cantiere di Mahatazana, aperto dalla “Città dell’amicizia - Akamasoa” su una cava di granito per assicurare un’occupazione a ottocento persone impegnate nell’estrazione delle pietre. Pubblichiamo la preghiera per i lavoratori pronunciata dal Pontefice durante l’incontro con le maestranze.

Dio nostro Padre, creatore del cielo e della terra,
ti ringraziamo di averci riuniti come fratelli in questo luogo,
di fronte a questa roccia spezzata dal lavoro dell’uomo:
noi ti preghiamo per tutti i lavoratori.
Per quelli che lo fanno con le loro mani
e con enorme sforzo fisico.
Preserva i loro corpi dal troppo logorarsi:
non manchino loro la tenerezza
e la capacità di accarezzare i loro figli
e di giocare con loro.
Concedi ad essi il vigore dell’anima
e la salute del corpo perché non restino schiacciati
dal peso del loro compito.
Fa ’ che il frutto del lavoro permetta ad essi
di assicurare una vita dignitosa alle loro famiglie.
Che trovino in esse, alla sera, calore, conforto e incoraggiamento,
e che insieme, riuniti sotto il tuo sguardo, conoscano le gioie più vere.
Sappiano le nostre famiglie che la gioia di guadagnare il pane
è perfetta quando questo pane è condiviso.
Che i nostri bambini non siano costretti a lavorare, possano andare a scuola e proseguire i loro studi, e i loro professori consacrino tempo a questo compito, senza aver bisogno di altre attività per la sussistenza quotidiana. Dio di giustizia, tocca il cuore di imprenditori e dirigenti: provvedano a tutto ciò che è necessario per assicurare a quanti lavorano un salario dignitoso e condizioni rispettose della loro dignità di persone umane. Prenditi cura con la tua paterna misericordia di coloro che sono senza lavoro, e fa’ che la disoccupazione — causa di tante miserie — sparisca dalle nostre società. Ognuno conosca la gioia e la dignità di guadagnarsi il pane per portarlo a casa e mantenere i suoi cari. Crea tra i lavoratori uno spirito di vera solidarietà. Sappiano essere attenti gli uni agli altri, incoraggiarsi a vicenda, sostenere chi è sfinito, rialzare chi è caduto. Il loro cuore non ceda mai all’odio, al rancore, all’a m a re z z a davanti all’ingiustizia, ma conservino viva la speranza di vedere un mondo migliore e lavorare per esso. Sappiano, insieme, in modo costruttivo, far valere i loro diritti e le loro voci e il loro grido siano ascoltati. Dio, nostro Padre, tu hai dato come protettore ai lavoratori del mondo intero San Giuseppe, padre putativo di Gesù, sposo coraggioso della Vergine Maria. Affido a lui tutti coloro che lavorano qui, ad Akamasoa, e tutti i lavoratori del Madagascar, specialmente quelli che conducono una vita precaria e difficile. Egli li custodisca nell’amore del tuo Figlio e li sostenga nella loro vita e nella loro speranza. Amen.

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