La preghiera per i lavoratori
Un salario
dignitoso per tutti
Il cuore
del mondo
Successivamente, in papamobile, Francesco si è recato presso il vicino cantiere di Mahatazana, aperto dalla
“Città dell’amicizia - Akamasoa” su una cava di granito per assicurare un’occupazione a ottocento persone
impegnate nell’estrazione delle pietre. Pubblichiamo la preghiera per i lavoratori pronunciata dal Pontefice
durante l’incontro con le maestranze.
Dio nostro Padre, creatore del cielo e della terra,
ti ringraziamo di averci riuniti come fratelli in questo luogo,
di fronte a questa roccia spezzata dal lavoro dell’uomo:
noi ti preghiamo per tutti i lavoratori.
Per quelli che lo fanno con le loro mani
e con enorme sforzo fisico.
Preserva i loro corpi dal troppo logorarsi:
non manchino loro la tenerezza
e la capacità di accarezzare
i loro figli
e di giocare con loro.
Concedi ad essi il vigore dell’anima
e la salute del corpo
perché non restino schiacciati
dal peso del loro compito.
Fa ’ che il frutto del lavoro permetta ad essi
di assicurare una vita dignitosa alle loro famiglie.
Che trovino in esse, alla sera, calore, conforto e incoraggiamento,
e che insieme, riuniti sotto il tuo sguardo,
conoscano le gioie più vere.
Sappiano le nostre famiglie che la gioia di guadagnare il pane
è perfetta quando questo pane è condiviso.
Che i nostri bambini non siano costretti a lavorare,
possano andare a scuola e proseguire i loro studi,
e i loro professori consacrino tempo a questo compito,
senza aver bisogno di altre attività per la sussistenza quotidiana.
Dio di giustizia, tocca il cuore di imprenditori e dirigenti:
provvedano a tutto ciò che è necessario
per assicurare a quanti lavorano un salario dignitoso
e condizioni rispettose della loro dignità di persone umane.
Prenditi cura con la tua paterna misericordia
di coloro che sono senza lavoro,
e fa’ che la disoccupazione — causa di tante miserie —
sparisca dalle nostre società.
Ognuno conosca la gioia e la dignità di guadagnarsi il pane
per portarlo a casa e mantenere i suoi cari.
Crea tra i lavoratori uno spirito di vera solidarietà.
Sappiano essere attenti gli uni agli altri,
incoraggiarsi a vicenda, sostenere chi è sfinito,
rialzare chi è caduto.
Il loro cuore non ceda mai all’odio, al rancore, all’a m a re z z a
davanti all’ingiustizia, ma conservino viva la speranza
di vedere un mondo migliore e lavorare per esso.
Sappiano, insieme, in modo costruttivo,
far valere i loro diritti
e le loro voci e il loro grido siano ascoltati.
Dio, nostro Padre, tu hai dato come protettore
ai lavoratori del mondo intero San Giuseppe,
padre putativo di Gesù, sposo coraggioso della Vergine Maria.
Affido a lui tutti coloro che lavorano qui, ad Akamasoa,
e tutti i lavoratori del Madagascar, specialmente quelli
che conducono una vita precaria e difficile.
Egli li custodisca nell’amore del tuo Figlio
e li sostenga nella loro vita e nella loro speranza.
Amen.
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