Dialogo tra
da Audrey Hepburn a J. K. Rowling, da Simone Veil a Vivian Maier. Sarà in libreria per Mondadori dal 27 febbraio (224 pagine, 19 euro, traduzione di Loredana Baldinucci e Simona Brogli)
Questo dialogo tra Elena Favilli e Francesca Cavallo, le due autrici del bestseller “ Storie della buonanotte per bambine ribelli”, libro più venduto in Italia nel 2017, per dieci settimane primo nella classifica generale dei libri più letti ( e tuttora tra i primi cinque la narrativa per ragazzi), anticipa l’arrivo dell’ attesissimo volume “ Storie della buonanotte per bambine ribelli 2”. Ed è solo un assaggio: aspettando il libro in uscita per Mondadori dal 27 febbraio, restate in attesa su “ Robinson”...
Elena Favilli: Chi sono per te le bambine ribelli?
Francesca Cavallo: Per me le bambine ribelli sono tutte quelle che si rifiutano di farsi inventare dagli uomini che le circondano.
Favilli: Per me sono ribelli quelle che non si accontentano, che osano.
Cavallo: Ci sono stati dei momenti in cui hai sentito in modo particolarmente forte che qualcuno stava cercando di metterti su un percorso diverso da quello che volevi?
Favilli: Qualcuno, no. Qualcosa, sempre.
Cavallo: Che cosa? Secondo te si può definire?
Favilli: Ma sì, tutte le pressioni e le aspettative che la società ancora proietta sulle donne, fin da quando sono bambine appunto. Mi ricordo che una volta, avrò avuto otto nove anni, ero in montagna con i miei genitori e altri nostri amici e c’era un bambino che aveva due anni meno di me. Ci avevano portato a vedere un lago ghiacciato e camminavamo insieme sulla sponda, incuriositi. Mi ricordo che a un certo punto mi guardò e mi disse, “ Resta qui, tu che sei codarda”. Non credo che nessuno gli avesse esplicitamente insegnato che le bambine sono codarde, ma in qualche modo, da qualche parte, lo credeva profondamente già a quell’età. Tutti risero, io ci rimasi malissimo. Non mi sentivo per niente codarda. Di certo non più codarda di lui.
Cavallo: Io ho un ricordo traumatico della mia prima comunione. Odiavo il vestito e mi sentivo in colpa tutto il tempo. Indegna di “accogliere Gesù”. Il catechista non sopportava che facessi obiezioni a quello che ci insegnava. Avevo un carattere forte e in tanti me lo facevano pesare in ogni occasione. La sera prima della comunione pregavo Gesù di farmi diventare buona, gli promettevo che sarei stata docile, avrei detto di sì a tutti e che se non fossi cambiata, mi avrebbe potuto mettere all’inferno. Gli dicevo proprio cosi.
Favilli: Io ero una bambina molto dolce invece, e la cosa infatti veniva molto apprezzata da tutti. Soddisfacevo perfettamente le aspettative. Ci ho messo vent’anni per diventare ribelle!
Cavallo: Cosa ti ha fatto diventare ribelle?
Favilli: Le prime esperienze di lavoro. Finché sei all’università sei protetta da un ambiente molto meritocratico. Il maschilismo allora per me era solo un concetto. Poi, appena fuori, ti accorgi che intorno a te sono tutti uomini, e più sali di livello più sono uomini! Lo sai che in Italia per ogni cento euro guadagnati da un uomo una donna ne guadagna solo sessantasei? E ce lo dice l’Onu eh, non un’organizzazione veterofemminista...
Cavallo: Uffa. Pensavo dicessi l’incontro con me!
Favilli: Ahah! Ma sì dai, anche!
Cavallo: Qual è la cosa che ti piace di più di Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli 2?
Favilli: Che quasi tutte le italiane che abbiamo scelto sono nostre contemporanee. Credo che per le bambine italiane sia incredibilmente importante imparare a riconoscere il talento femminile nel presente del nostro Paese. E a te?
Cavallo: Una delle mie grandi passioni sono gli incipit e sono veramente orgogliosa dell’inizio della storia di Samantha Cristoforetti: “ C’era una volta un’ingegnera che fece il caffè nello spazio”.
Favilli: La mia storia preferita è quella di Emma Bonino. Le sue battaglie ci hanno garantito gran parte dei diritti civili che oggi diamo per scontati. E poi l’incontro con lei a Roma nell’aprile del 2015 per me è stato uno dei momenti fondamentali nella genesi di questo libro. Mi ricordo che uscii da casa sua chiedendomi per che cosa sarei stata disposta a lottare con quella forza. Era una di quelle serate meravigliose di primavera a Roma, e passeggiavamo in Campo Dei Fiori.
Cavallo: Me lo ricordo. Mi fa una certa impressione ripensare a tutti gli snodi, gli incontri, a tutte le decisioni che abbiamo preso, e che una dopo l’altra ci hanno portato qui. Spero che i nostri libri siano questo: generatori di incontri. Sono sempre felice quando ci dicono che le bambine si appassionano a una delle nostre donne ribelli e vogliono saperne di più, cercano su Google, guardano video su YouTube, chiedono ai genitori di spiegare meglio. Ancora di più mi colpisce quando ci dicono: “ Ho scoperto questa storia sul vostro libro!” E quella storia magari non c’è né nel volume uno né nel due! Mi fa capire che stiamo dando ai nostri lettori una lente per scoprire storie che prima non vedevano, e questa è una delle cose che mi rendono più orgogliosa.
Favilli: Anche il fatto che attraverso il nostro libro tanti bambini stiano imparando a essere orgogliosi del lavoro delle proprie madri. Volevamo che Storie della Buonanotte per bambine ribelli fosse una celebrazione del lavoro delle donne, e ti ricordi come fu bello quando l’anno scorso a Milano quel bambino seduto per terra in prima fila alzò la mano con il libro aperto alla pagina di Ada Lovelace per dire a tutto il pubblico “Questo l’ha fatto la mia mamma!”.
Cavallo: Bellissimo! Era il bambino di Elisabetta Stoinich, una delle illustratrici del libro e ci regalò un momento davvero meraviglioso.
Favilli: Che libro stai leggendo ora?
Cavallo: Sono entrata con forte ritardo nel mondo di Elena Ferrante e sono stata rapita! Ora sono al terzo libro del quartetto. Ci sono ancora così tante storie da raccontare. Non riesco a credere che qualcuno pensi che questa delle storie di donne sia una moda che si esaurirà presto! A me sembra di essere appena all’inizio di un viaggio infinito. E tu cosa leggi? Ti ho visto parecchio presa sul tuo kindle!
Favilli: Sto studiando per lo script di uno degli episodi del podcast che stiamo per lanciare. Ho appena finito di leggere la biografia di Maria Callas, scritta da Arianna Huffington. Non sono riuscita a mollarlo finche non l’ho letto tutto. È un personaggio incredibile ovviamente, ma questo libro lo racconta con una forza che ti travolge e ti fa davvero entrare nella sua musica. Te lo consiglio!
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Il libro e le autrici
Elena Favilli e Francesca Cavallo sono le autrici del bestseller Storie della buonanotte per bambine ribelli: uscito per Mondadori nel 2017, ha venduto oltre un milione di copie in tutto il mondo. Con altre cento storie di donne che hanno cambiato il mondo arriva ora in libreria Storie della buonanotte per bambine ribelli 2:
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