mercoledì 21 giugno 2017

Diocesi Crotone Santa Severina: Assemblea Ecclesiale Diocesana. "La Comunione: impegno spirituale e organizzativo"

Da sinistra Don Giuseppe Marra, Vicario Generale. Don Enzo Gabrieli, parroco di Mendicino e l'Arcivescovo di Crotone Santa Severina Mons Domenico Graziani.
Il 16 giugno si è conclusa la sessione estiva dell’Assemblea Ecclesiale Diocesana di Crotone Santa Severina, con la meditazione spirituale dettata da don Enzo Gabrieli, parroco di Mendicino. "La Comunione: impegno spirituale e organizzativo" è stata la tematica svolta con grande mediazione linguistica e comunicativa: non a caso don Gabrieli svolge, tra l’altro, la sua attività pastorale nel campo della comunicazione, infatti, è vice presidente nazionale della federazione Italiana Settimanale Cattolici (Fisc) e direttore del settimanale “Parola di Vita”. Il convenire era iniziato il giorno prima con la verifica delle sette Foranie e, prima ancora di andare oltre, ci piace ribadire che cosa sono queste strutture e non dare per scontato che si conoscano: La forania non va considerata come una semplice suddivisione territoriale della Diocesi. È luogo di comunicazione e di verifica tra la Diocesi e le singole. La Forania (che altrove si chiama Decanato) è un insieme di parrocchie, chiamate a vivere insieme la fede, a crescere nella carità fraterna e a trovare strade nuove, per annunciare il Vangelo agli uomini del crotonese. Una parrocchia, se piccola, non basta più a se stessa, se grande, non può ripiegarsi su se stessa: tutte hanno bisogno di integrazione, cambio di servizi, di doni, di linfa vitale, per mantenersi vive e offrire un buon servizio alla crescita del Regno di Dio.
I Vicari nelle loro relazioni hanno messo in evidenza il vissuto pastorale della loro zona di appartenenza come don Lino Leto per le 20 parrocchie della città di Crotone; don Pasquale Marrazzo, per 17 parrocchie ricadenti nei paesi di Santa Severina, Petilia Policastro, Mesoraca, Scandale, San Mauro, Cotronei, Roccabernarda; Don Francesco De Simone con 8 parrocchie Cerenzia, Castelsilano, Rocca di Neto, Casabona, Zinga, Belvedere Spinello; Don Tomas Asu Obono, 5 parrocchie, Umbriatico, Verzino, Savelli, Pallagorio; don Luca Belcastro, 7 parrocchie, Belcastro, Botricello, Marcedusa, Andali, Cerva, Petronà; Padre Francesco Lanzillotta, 8 parrocchie, Isola di capo Rizzuto e Cutro; con don Giovanni Filippelli, 13 parrocchie, Cirò – Strongoli, Cirò Marina, Crucoli, Carfizzi, Melissa, San Nicola dell’Alto.

Qui, siamo chiamati a rispettare il dovere di sintesi, ma possiamo affermare che un grande passo si è compiuto da questa porzione di popolo che lo vuole in cammino fin dagli antichi tempi, quelli di san Dionigi l’Areopagita. I Vicari, nelle loro relazioni, hanno messo in evidenza il vissuto pastorale della loro zona di appartenenza. “Un popolo in cammino” e come affermare il contrario? Fotografato dai sette vicari, con il risultato di tante immagini nitide e altre un po’ sfocate, come ha detto don Gabrieli, ma che tante volte non occupano le nostre prime pagine. "Costruire comunione è un impegno per la comunità dei credenti, è la primaria vocazione nella quale essa si esercita per tendere alla Comunione ultima alla quale siamo stati chiamati sin dal giorno del battesimo, o meglio sin dallo sbocciare stesso della nostra vita" ha detto don Enzo richiamando un versetto, "come un tweet che ci è dato attraverso gli atti degli Apostoli, un piccolo cinguettio che ci fa tendere a un obiettivo meraviglioso, quanto necessario, per vivere bene la nostra vita cristiana: “erano un cuore solo e un’anima sola”. Don Gabrieli, indicando il percorso della comunione che
non è solo orizzontale, ma che ha il suo aggancio nella preghiera sacerdotale di Gesù, ha incoraggiato cuore e anima a essere "una cosa sola, affinché il mondo creda". In seguito, ha richiamato gli insegnamenti dei pontefici, ma soprattutto di papa Francesco, attraverso la Evangelii Gaudium e l'Amoris laetitia, fino al recente Angelus della domenica della Trinità. " Gesù ci ha manifestato il volto di Dio, Uno nella sostanza e Trino nelle persone; Dio è tutto e solo Amore, in una relazione sussistente che tutto crea, redime e santifica: Padre e Figlio e Spirito Santo". "Abbiamo urgente bisogno di leggere il segno dei tempi e deciderci per l’aggiornamento", è quanto ha tra l’altro detto don Giuseppe Marra, Vicario Generale. "La verifica è un impegno fondamentale per chi progetta al punto tale che chi non vuole fare le verifiche non vuole fare seriamente neanche progetti. Il progetto, d’altra parte, è necessario per organizzare le risorse, al fi ne di ottenere risultati più efficienti verificati in qualità che li riproducono e li ricevono». Così, mons. Domenico Graziani, Arcivescovo di Crotone – Santa Severina, nella sua relazione dettata la prima serata. L’amore del padre si manifesta quando Egli afferma che: "stiamo attraversando nella nostra Chiesa crisi di ogni tipo». Bisogna riscoprire «lo stare nella Chiesa di Gesù Cristo con tutti i suoi limiti". Missionarietà e identità le caratteristiche del Volto della Chiesa da riscoprire come Grazia e come Dono, da accogliere nella verità della nostra vita. A settembre, sarà presentata la nuova programmazione e il presule ha assicurato che ritorneranno i confronti con il laicato impegnato.

Franco Fontana


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