La punizione divina per i peccati
Nella Bibbia Sodoma è un’antica città vicina al Mar Morto, distrutta da una pioggia di fuoco e zolfo mandata da Dio per punire i peccati dei suoi abitanti. Secondo il «Genesi», Dio anticipò a Lot la punizione che aveva inmente e quello fece di tutto per salvare la situazione: ma i due angelimandati in città per una verifica furono aggrediti dai sodomiti. Lot fuggì prima della distruzione, con l’ordine di non voltarsi mai indietro a guardare, ma sua moglie disubbidì e fu trasformata in una statua di sale.
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«La distruzione di Sodoma e Gomorra» dipinta dal romantico inglese JohnMartin (1789-1854) L’episodio nell’arte |
È stato un asteroide a distruggere Sodoma e Gomorra, o almeno a dare origine alla storia biblica che riguarda le due città punite per i comportamenti sessuali piuttosto disinibiti degli abitanti. Com’è noto, alcuni di loro fecero minacciose profferte agli angeli del Signore mandati ad ammonirli, e per passare a vie di fatto fracassarono l’ingresso della casa di Lot, l’unico giusto che aveva accolti i messaggeri. L’impresa com’è ovvio non riuscì, e la punizione celeste si abbatté come un maglio, spianando col fuoco non solo le due città ma anche altri tre centri che insieme ad esse costituivano la Pentapoli. Non sapremo mai se questa sia la vera storia, ma ora la spaventosa scena è stata estratta dal tempo immemoriale del racconto biblico e ha una data precisa nel nostro calendario: il 29 giugno 3123 a. C., poco prima dell’alba. L’hanno calcolata due scienziati inglesi, Alan Bond (membro di un centro ricerche di Abingdon) e Mark Hempsell, dell’Università di Bristol, partendo da una tavoletta sumera conservata al British Museum. I risultati delle loro ricerche sono stati pubblicati nel libro [/CL213_5B]A sumerian observation of the Köfels's impact event (Un’osservazione sumera dell’impatto di Köfels). Che sarà mai Köfels? I geologi lo sanno bene. E’ una località dell’Austria, dove è noto che un’intera montagna venne spianata dall’impatto di un asteroide, evento apocalittico e non tramandato. Köfels ha però uno stretto rapporto con Sodoma e Gomorra. Proprio decrittando la tavoletta, che è una copia risalente al 700 a. C. della descrizione del cielo fatta da un astronomo sumero, i due scienziati hanno ricostruito i cieli del mondo come li aveva visti il loro antico predecessore nella notte fatale quando assistette a qualcosa di immenso: un grande oggetto luminoso che attraversava l’atmosfera a folle velocità da est a ovest. Andava a Köfels, e stava per innescare un apocalittico bigliardo. Secondo questa ricostruzione (che pure non è accettata in blocco dalla comunità scientifica) l’asteroide si disintegrò sull’Austria, e una palla di fuoco da 800milioni di tonnellate si abbattè sulla montagna, distruggendola. L’enorme potenza liberata fece rimbalzare un pennacchio di fuoco che risalì a 900 chilometri di altezza e rifece il cammino al contrario, rientrando nell’atmosfera sull’Egitto e scaricando sulla Pentapoli qualcosa come l’equivalente di quattro bombe atomiche ad altissimo potenziale. Così finirono Sodoma e Gomorra, e iniziò il mito dei peccatori sfrontati. Quanto agli abitanti della zona di Köfels non se ne sa nulla. Forse non ce n’erano. Forse erano pochissimi. In tal caso sarebbero nella nostra lunga storia le prime vittime di un danno collaterale. Proprio come le figlie di Lot, offerte agli assalitori pur di salvare gli angeli. Per loro fortuna i sodo miti non erano interessati.
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